sabato, marzo 29

Printic


Erano anni che non vincevo qualcosa! Annissimi! L'ultima volta ero alle elementari e vinsi un peluche rispondendo a un quiz alla radio, fu talmente figo che ancora ricordo le emozioni provate.
Quindi questa è la seconda volta che vinco qualcosa (se escludiamo le vincite metaforiche della vita, e sarebbe un elenco davvero esteso) e per la precisione ho vinto un giveaway.
In realtà un paio di settimane fa ho commentato il post di Ilaria non solo per partecipare al giveaway ma anche perché in palio c'erano delle stampe offerte da un'applicazione per smartphone che io già utilizzo da un po' e volevo lasciare scritta la mia esperienza. Tra l'altro credevo che Ilaria avrebbe preferito premiare qualcuno che non conosceva ancora questa App molto carina, facile da usare e comoda. Grazie Ilaria!

L'applicazione di cui parlo si chiama Printic e permette di stampare fotografie in formato-polaroid caricandole direttamente dal telefonino. 
In questi tre mesi ho fatto centinaia di foto a Teo, tutte con l'iPhone sia perché si è rotta la messa a fuoco automatica della mia Nikon (e con un nano in movimento è indispensabile) sia perché non mi interessa la qualità delle immagini ma cogliere un sorriso o un'espressione e godermeli allo stesso tempo. Con una fotocamera professionale non sarebbe possibile!
D'altra parte ho pensato di stampare di volta in volta le foto più belle e dopo una ricerca su Google ho scaricato tre app che mi sembravano carine, ho ordinato alcune fotografie per ognuna e una volta ricevute ho scelto Printic per i prezzi, il formato, la qualità della stampa e della carta, l'assenza di spese di spedizione, e la velocità nell'inviarle e per la cortesia dell'assistenza clienti. 
Forse a Printic manca solo una cosa se posso essere "picciosa"… la possibilità di stampare foto opache, che io preferisco a quelle lucide!

Usarla è super facile e io ho memorizzato gli indirizzi dei miei parenti di Brescia così in pochi giorni posso fargli arrivare una bustina arancione con alcune foto di Teo e farglielo sentire più vicino. Soprattutto alla mia nonna che non è molto pratica con il tablet!

Alcune di queste foto mi piacciono particolarmente così ho deciso di appenderle. 
Per alcune ho usato delle cornici comprate ai mercatini che ho ritinteggiato con la vernice bianca, per altre ho preso dei telai di stoffa per pittori a cui ho incollato un quadratino di legno per attaccare la fotografia e tenerla in rilievo. Quest'ultima idea non è mia, l'ho mutuata da un blog supercarino che mi ha segnalato la mia amica di parto Claudia! Qui trovate il post originale.








lunedì, marzo 10

Il materialismo è anche Ikea - IKEA PS 2014

Come sono materiale! 
Desidero già metà della collezione PS 2014 di Ikea e in casa nostra non c'è più posto. 
Magari potessi fiondare quelle quattro ingombranti cose che non mi appartengono e usare lo spazio a modo mio. 
Tra l'altro in questa collezione c'è molto mix di legno naturale e imbiancato come piace a me, c'è il solito minimalismo nordico e nuovi colori, c'è il nero, c'è il metallo e una rivisitazione funzionale del vintage.
 La forma ad angolo è una trovata molto ikeiana e da una pista al classico mobile su misura che impalla l'ambiente oltre a essere sempre troppo costoso.
La luce è concepita in senso ludico e non soltanto funzionale: mi piace questa visione! 
E infine anche in questa collezione si respira la contaminazione sportiva (già in quella precedente comparivano gli armadietti da palestra rivisitati, qui ci sono panche e scalette) e il solito sapore un po' precario perché i prezzi e la versatilità dei mobili ikeiani rendono l'arredare casa un'avventura, una divertente evoluzione, una continua ricerca della sistemazione giusta e unica ma comunque modificabile per vivere in un ambiente confortevole e bello che cambia con il cambiare di gusti, mode, esigenze.






La presentazione dei pezzi con le immagini in movimento suggerisce diverse interpretazioni dello stesso mobile, aiuta a immaginare la soluzione più personale senza fossilizzarsi su un unico modo di vedere un oggetto. Dovrebbe essere così per ogni cosa che acquistiamo… perché un cardigan va indossato per forza con i bottoni davanti e l'etichetta dietro?












domenica, marzo 9

From inspiration to action: Regolit ceiling


Regolit è un paralume molto anni Ottanta: ne avevo uno nella mia cameretta e quindi lo associo a quello stile un po' polveroso delle stanze con la moquette. Infatti Regolit non è lavabile, è un paralume di carta di Ikea che costa soltanto 1,99 euro. 
       Non avrei mai pensato di riproporlo nell'angolo di Teo ma dopo aver visto questa fotografia su Pinterest sono entrata nel tunnel del Regolit e ora ogni volta che vado da Ikea ne imbarco due o tre e li aggiungo all'installazione sul soffitto. 
In uno ho inserito una lampadina così da far credere a qualcuno che è un lampadario e non un'ennesima fissa di madre affetta da SKDC (Sindrome da KidsDesign Compulsivo).

E sono arrivati i fantastici Elefanti di Flensted, Teo li adora perché sono grandi, colorati e sempre in dolce movimento. 
In realtà il loro posto è il box di Teo che però non è ancora completo come lo vorrei: manca un ramo-reggi-elefanti. 










venerdì, marzo 7

Ciao tutina

Dev'essere faticoso crescere tanto in così poco tempo! In effetti sono stata neonatissima e neonata anche io ma non mi ricordo nulla. 
In ogni modo questa è una delle tutine che in questi due mesi Teo ha svomitazzato di più, quella che più volte ho lavato 
(infatti è diventata trasparente) e che ora non gli va, me ne sono accorta qualche giorno fa quando dopo avergliela messa non aveva spazio per allungare le gambe! 
Mi piace anche questa cosa di archiviare di volta in volta i vestitini smessi perché sono malata di razionalizzazione e di razionalizzazione mi nutro. Ovviamente senza prendermi mai sul serio.